La casa del futuro è a basso impatto ambientale, punta sull’economia circolare e sul recupero delle materie prime proprio dalle nostre città che diventano una riserva per il futuro.
La casa e il nuovo corso dell’abitare saranno i protagonisti della 60° edizione del Salone del Mobile di Milano in una chiave di lettura che amplifica la percezione del cambiamento al quale stiamo assistendo da circa due anni. Dalla bioedilizia alle case del futuro, ripensare gli spazi in cui vivere e i ritmi delle nostre giornate sembra essere il fil rouge che libera tutte le sensazioni e le insoddisfazioni connesse alle nostre abitazioni, e ai nostri ritmi lavorativi, di studio e di tempo libero.
Tra il 7 e il 12 giugno, il Salone proporrà numerose esposizioni, e proposte culturali tra le quali, nello spazio S.Project, troveremo quella dell’architetto Mario Cucinella, dal titolo “Design with Nature – Per nuovi materiali, per un nuovo habitat, per una città migliore”, un’installazione maestosa che vuole essere fonte di ispirazione per il nuovo modo di interpretare la casa del futuro. Quasi un percorso culturale che inviterà a riflettere su un altro modo di costruire e realizzare gli oggetti che popolano i nostri spazi e lo farà ponendo l’accento sulla limitazione all’utilizzo di nuove materie prime. Il progetto, studia come proporre nuovi materiali senza cercarli altrove, ma bensì attorno a noi. Si tratta di un’idea di economia circolare e del riuso in cui le nostre città diventano una possibile riserva per il futuro, non sfruttando in maniera selvaggia la natura, ma trovando buona parte delle materie prime utili alla costruzione da quelle già esistenti per ridurre l’impatto ambientale. Per questo tutti gli elementi che compongono la struttura al termine del Salone del Mobile, vivranno di nuova vita e avranno nuove destinazioni.
Il Salone del Mobile di Milano 2022 porterà sotto i riflettori tutte quelle mancanze o privazioni che hanno sempre dominato le nostre vite, all’interno o all’esterno delle nostre abitazioni. La nuova tendenza della casa e dell’abitare che ci racconteranno i circa 2000 espositori del Salone è legata ad una dimora intesa come ecosistema domestico, dove dovranno coesistere al meglio un insieme di abitudini e necessità. Oggi lo smartworking sta passando dall’essere una soluzione per far fronte alla pandemia, ad una opportunità, o risorsa, per le aziende e per i dipendenti. Questo nuovo modello socio-lavorativo impone quindi una riorganizzazione delle nostre case.
La casa è tornata a ricoprire una centralità che supera ormai anche i modelli sociali dei tempi passati, quando i ritmi erano meno frenetici e le abitudini sociali differenti. Oggi però, come testimonia anche la maggior parte dei clienti di Barbera Group, non solo assistiamo ad una inversione di tendenza che riporta spazi, privacy e servizi al primo posto nelle richieste ma anche ad una maggiore attenzione a tutte quelle prerogative che rendono una casa a prova di smartworking o che la rendono a basso impatto ambientale.
Il Salone del Mobile 2022 e i suoi temi rappresentano uno spunto importante per comprendere il cambiamento necessario a rendere il nostro patrimonio immobiliare al passo con i tempi e quindi in grado di rispettare l’ambiente, puntando tanto su elementi moderni ed in grado di limitare lo spreco di energia quanto su elementi d’arredo e oggetti derivati dall’economia circolare e dal riuso.