Tiziana Grilli, broker e luxury specialist dell’agenzia Barbera Group, è invece convinta che sarà proprio il lusso a trainare il cambiamento, sia dal punto di vista abitativo che dell’urbanistica della Capitale.
“Il mercato immobiliare? È una straordinaria asset class di riferimento su scala internazionale e Roma, tra le capitali europee più desiderate, è capace di offrire investimenti di sicuro valore. A dimostrarlo l’orientamento degli investitori internazionali in diversi settori”.
Una concentrazione importante di investimenti è principalmente diretta verso le asset class degli uffici e degli hotel. Tra le due è sicuramente quella del comparto hospitality a spiccare con un dinamismo che promette di ripercuotersi sulla Capitale con effetti benefici ed in grado di galvanizzare anche le istituzioni.
Se i 30 milioni di visitatori attesi per Expo 2030 non bastassero a definire il cambiamento atteso nella città eterna, c’è il fermento del settore del lusso che sta confermando la volontà di portare Roma all’apice degli standard internazionali. Basti pensare che dal 2018 al 2022 ci sono state numerose nuove aperture di hotel a 5 stelle e molti altri sono procinto di aprire.
“Stiamo assistendo ad un crescente interesse dei gruppi leader nell’hotellerie e ad una serie di aperture alberghiere luxury, che prospettano uno scenario davvero positivo per il settore turistico. Anche l’interesse per gli immobili di lusso mostra una domanda molto forte, completando un quadro che riconferma Roma una delle capitali europee ed internazionali più desiderate da un turismo di alto livello”.