Il fascino dell’arredamento anni ‘50

Il design che ha scandito il periodo dagli anni ‘50 agli anni ‘70 è il vero protagonista di una riscoperta dell’arredamento di oggi.

Arredare una nuova casa è il coronamento di un sogno, la ciliegina sulla torta di un’operazione immobiliare ben riuscita. Ricordate, però, che sono i dettagli a fare la differenza. 

Tra le proprietà trattate dai luxury specialist dell’agenzia Barbera Group non è difficile imbattersi in dimore storiche di grande valore, dove al di là dell’immobile, a catturare la vista sono proprio i dettagli, appagando la passione per l’arte, la cultura ed il lusso. Dai quadri d’autore, alle affascinanti soluzioni architetturali, per arrivare agli oggetti d’arredo anni ‘50, ‘60 e ‘70, vere e proprie icone, queste ultime, di un periodo di grande innovazione. 

Il gusto, o la voglia, per l’arredamento anni ‘50-’70, si contrappone ad un altro tipo di trend abitativo che si sta diffondendo in questi ultimi anni, quello legato alle case di nuova costruzione. Moderne, dotate delle release tecnologiche di ultimo grido in quanto a domotica, gli appartamenti nuovi integrano tutte le soluzioni di interior design capaci di interpretare al meglio quel bisogno di casa che ha preso il nome di wellness real estate. Case da sogno, dove nonostante il dettaglio, sia in alcuni casi invisibile all’occhio, manca almeno un “pezzo” a fare da protagonista, un pezzo come una creazione dei grandi designer del Novecento che tornano, ma forse non sono mai andati in disuso, per sopperire a un vuoto nell’attuale panorama del furniture design. 

La riscoperta dell’arredamento d’autore anni ‘50, ha infatti lasciato un segno indelebile nell’arredo design di tutti i tempi, tanto che non è difficile imbattersi in riedizioni o reintepretazioni di grandi “best seller” dell’arredamento. 

Gio Ponti, Ico Parisi, Paolo Buffa, Fausto Melotti, i BBPR, Franco Albini, Vico Magistretti, fino a Ettore Sottsass, Mario Bellini, Tobia Scarpa, Gabriella Crespi, Charles e Ray Eames, Eero Saarinen, Marco Zanuso, Arne Jacobsen, Achille & Pier Giacomo Castiglioni, sono alcuni dei designer che hanno scandito quello che viene riconosciuto come il periodo d’oro dell’arredamento. 

Iconiche, audaci e quasi visionarie per i tempi da essere così tanto attuali da aver raggiunto prezzi importanti sul mercato degli appassionati del genere. La quotazione di quelle che vengono considerate vere e proprie opere d’arte dipende, ovviamente, da diversi fattori, come ad esempio: il designer, il periodo e lo stato di conservazione, e quanti pezzi sono attualmente in circolazione. Una nota casa d’aste di Genova ha battuto un tavolino firmato Gio Ponti del 1930 a 387.500 euro. Ma non è difficile raggiungere i quotazioni di 30 mila euro per le opere più recenti di un Bellini o di un Crespi.

Se avete trovato la casa giusta, avete affrontato una ristrutturazione ed ora non vi rimane che arredarla come l’avete sempre sognata, quindi, attenzione ai dettagli. Scegliere l’arredamento è un po’ come indossare l’abito adatto ad ogni occasione. Rispecchia i vostri gusti. Trasmette immediatamente qualcosa di voi, della nostra personalità e del nostro status socio-culturale. 

Il paradigma del “Less is More” potrebbe quindi suggerire di regalare alla vostra splendida sala da pranzo un tavolo Tulip, se vi piace lo stile, o una lampada Castiglioni o ancora una poltrona P40, icona del design italiano, datata 1955 e disegnata da Osvaldo Borsani per Tecno. 

ALCUNI PEZZI DA COLLEZIONE ANNI ‘50

La Lounge Chair – Charles e Ray Eames – voleva essere una moderna reinterpretazione della sedia da club inglese, coniugando comfort e qualità dei materiali

 

 

Collezione Tulip – Eero Saarinen – il design Tulip in tutte le sue declinazioni irrompe rivoluzionando la parte inferiore dei tavoli, via le gambe e largo al caratteristico gambo a tulipano, il tutto costituito dalla capacità del materiale plastico, o più precisamente, in vetroresina liscia.

 

Poltrona e divano 720 Lady – Marco Zanuso – Medaglia d’oro alla IX Triennale di Milano e Disegnata nel 1951 da Marco Zanuso per Arflex, la poltrona Lady è un’icona dei salotti ancora oggi grazie ai tessuti Raf Simons, introdotta nella collezione Everest di Cassina.

 

Comò D.655.1 e D.655.2 – Gio Ponti – Gio Ponti, what else. Struttura in Olmo e piedini in ottone satinato per le diverse varianti disegnate tra il 1952 e il 1955. Fortunatamente la riedizione è prodotta seguendo i disegni originali custoditi nei Gio Ponti Archives 

 

Poltrona Egg – Arne Jacobsen – Nata come reinterpretazione della più classica Bergère La poltrona Egg Chair è stata disegnata per il Radisson Sas Hotel di Copenhagen soprattutto per permettere agli ospiti di ripararsi da sguardi indiscreti.

 

Luminator – Achille & Pier Giacomo Castiglioni – Industriale e ispirata al faro di un’automobile, sorretto da un treppiede minimal, la lampada in metallo nata dalla matita di Castiglioni nel 1954. 

 

Potence – Jean Prouvé – capolavoro del designer è sorretta da un braccio in acciaio lungo più di 2 metri che sfocia in una lampada dimmerabile per regolare la luce a piacimento. 

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