Le previsioni sui prezzi e sulle compravendite fino al 2024 dell’Osservatorio sul Mercato Immobiliare alla luce dei venti di guerra in Ucraina.
Nomisma ha recentemente pubblicato un Report sull’andamento del mercato immobiliare fino al 2024, previsioni che tengono conto della recente guerra in Ucraina e di conseguenza tutto quanto deriverà dalle sanzioni alla Russia, ai rapporti commerciali, e all’approvvigionamento energetico.
L’Osservatorio non ha mai rilasciato previsioni leggere. Così come per il periodo dominato dal Covid, anche in questo caso, ha individuato due scenari per il mercato immobiliare italiano: uno definito inerziale, più morbido, e uno definito avverso, in cui le previsioni sono marcatamente più sfavorevoli.
Le due visioni insistono su tre punti: uno sul ridimensionamento della crescita dei prezzi; uno sulla revisione dei volumi delle transazioni immobiliari; e il terzo sulla previsione dei mutui, con le erogazioni da parte delle banche riviste al ribasso.
PREZZI E TRANSAZIONI 2022-2024
L’andamento dei prezzi degli immobili viene ridimensionato dall’Osservatorio sulla base delle previsioni di crescita del Pil italiano che, con i venti di guerra, passerebbe dall’attuale 3.9% per il 2022 e del 2,4 per il 2023, rispettivamente al 2,9 e 1.8, con l’inflazione che continua a correre e remare contro una rivalutazione del mercato immobiliare. Se, quindi, le stime sui prezzi degli immobili erano in crescita dell’1.7 per cento nel 2022 e 2023 e dell’1,7% nel 2024, le stime ora passerebbero a un +0.9, +0.8 e +0.7% nel triennio.
Nella previsione più ottimistica, per quanto riguarda la compravendita di case Nomisma prevede 741mila transazioni (-0,9% rispetto all’anno precedente), che scenderanno nel 2023 a quota 725 mila scambi per poi risalire l’anno successivo a 736mila. Lo scenario più duro, invece, prevede che scambi scenderanno a 694mila unità (-7,3%) nel 2022, per calare ancora a quota 651mila nel 2023
Dal Rapporto Nomisma
“Il mantenimento degli straordinari livelli transattivi raggiunti al termine del 2021, che fino a qualche settimana fa sembrava lo scenario più verosimile, appare oggi una prospettiva ottimistica”(…). Nonostante il settore residenziale abbia recentemente dimostrato una straordinaria capacità reattiva, il secondo shock in meno di un biennio, non accompagnato da un adeguato dispiegamento di risorse finanziarie aggiuntive e da una politica monetaria marcatamente accomodante, potrebbe determinare un nuovo ridimensionamento”.
MUTI CASA
Nomisma rivede anche le stime sulle erogazioni dei mutui. Se le previsioni prima del conflitto tra Russia e Ucraina erano stimate in 68 miliardi di euro, sono ora ridimensionate ad una stima di 60,4. A cambiare sarà, secondo il Presidente di Nomisma Luca Dondi, una maggiore selettività nella concessione del mutuo da parte degli Istituti di Credito. Anche i tassi in lieve rialzo non saranno un fattore determinante nel calo delle compravendite ma per Dondi si tratta di un orientamento della spesa da parte delle famiglie in un periodo che potrà essere più incerto per le economie.
COSA ASPETTARSI DAL MERCATO IMMOBILIARE
I venti di guerra spaventano e come in tutti i momenti di incertezza, crediamo che i beni rifugio rappresentino il primo salvagente per chi deve decidere quale sia l’investimento più adatto, sicuro e vantaggioso. Il mercato immobiliare, come nel periodo dominato dalla pandemia, si confermerà l’asset class di riferimento di famiglie ed investitori.